STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via della Lupa [1] (R. IV – Campo Marzio) (da via dei Prefetti al largo della Fontanella di Borghese)

La via ha preso il nome da una fontana all’angolo del palazzo degli Stazi “presso Medici cardinale” fu collocata “una fontana grottesca con mezza statua di lupo”.

Posteriormente venne “fabbricata una gran casa (al n°17) [2] e anche allora si è conservata nel suo luogo la fontanella con un mascherone sotto la lupa che allatta Romolo e Remo”. [3]
L’iscrizione sottostante  dice: “Lac pueris upa dulce dedit non saeva gemellis – Sic vicine Lupus dat tibi mitis aquam – Quae fluit assidue, quae lacte est dulcior ipso – Purior electro, frigidiorque nive – Hinc igitur Lymphas bene tersa sedulus urna – Et puer et iuvenis portet anusque domum – Fonticulo prohibentur equi, prohibentur aselli – Nec canis hinc foedo, nec caper ore bibit”. (1578) [4].

Anticamente la strada si chiamava via di S. Nicolino, dalla chiesa omonima di via dei Prefetti

_________________________

[1]              Nella strada vi ho abitato (l’autore Giovanni Zitelli) dal 1891 al 1909.

[2]              In fondo al cortile (al n°17), ormai illeggibile, per lo scorrervi delle acque una lapide diceva: “Sit procul a nitidis vitro certantibus undis – Dextera quae humano sanguine tincta iubet – Sitquoque lingua procul quae nigro infecta veneno – Vibrat in aeternum spicula saeva Deum – Impuro non ore licet manibusque cruentis – Virginei puram sumere fontis aquam – M.D.LXXVIII” (Da queste onde che competono con il vetro per la trasparenza, sia lontana la mano che, sporca di sangue umano, comanda. Ne sia pure lontana la lingua che, sporca di crudele veleno, lancia fieri dardi contro l’eterno Dio. Non è permesso attingere le pure acque di questa fonte Vergine con bocca impura e mani insanguinate. MDLXXVIII).

[3]              La Fontana è scomparsa.

[4]              Come la lupa mansueta diede ai gemelli latte dolce, così il lupo, fattosi mite, qui appresso ti dona l’acqua che scorre perennemente e che è più dolce dello stesso latte, più pura dell’ambra,  più fredda della neve. Perciò da qui portino a casa l’acqua nell’anfora ben pulita i ragazzi, i giovani e le donne anziane. È proibito bere a questa fontanella ai cavalli e agli asini; e neppure il cane e la capra vi bevano con il lurido muso. 1578